sabri's blog

01 giugno 2005

Questo è il titolo della puntata di FUTURA CITY , programma di Rai 2, andato in onda martedì 30 maggio 2005 alle 23.10 .

Lo scenario è stato :
Tele Marketing, Chat Marketing, Web Marketing, Marketing Virale: sono sempre più sottili e sofisticate le tecniche utilizzate per sedurre il consumatore e per convincerlo ad acquistare. Alcune puntano sul fattore emotivo partendo dal presupposto che chi compra non è poi totalmente razionale ma che anzi decide i suoi acquisti sulla base di precise esigenze psicologiche (è il caso del marketing emozionale); altre sulle percezioni che suscitano i prodotti (è il caso di quello polisensoriale).
Con il diffondersi dei personal media, le tecniche pubblicitarie stanno diventano sempre più mirate e interattive, ma anche più invadenti e subliminali. Per il futuro dunque non è poi così assurdo aspettarsi una pubblicità che sappia riconoscere ciò di cui abbiamo bisogno in quel preciso momento e che ci sappia accontentare facendoci acquistare qualcosa.
Il dato certo è che qualcuno sicuramente vigilerà su di noi, cercando di carpire quante più informazioni possibili sui nostri interessi.
Già oggi, non a caso, esistono telecamere che ci spiano, che ci osservano in ogni momento della giornata. Viviamo oramai in una società della sorveglianza, a cui ci stiamo progressivamente abituando. E’ così che per contestare contro queste forme di controllo un gruppo di persone, i New York Surveillance Camera Players, manifesta rappresentando spettacoli teatrali, opportunamente adattati, proprio davanti a occhi elettroniciindiscreti, mescolando azione sociale diretta e teatro di strada.
E c’è chi si “ribella” anche in un altro modo. Sono le telestreet, il cui motto è: “tutti possono partecipare all’informazione!”.
Nascono nei condomini, nelle fabbriche, nelle università e attraverso una nuova forma di azione definita “mediattivismo” contestano le regole dell’industria mediatica (fatte di share, di profitto, e quant’altro) proponendo un’informazione libera, non più mediata da interessi economici ma culturali e sociali più vicini alla realtà quotidiana.
Intanto però, nonostante tutto, la pubblicità resta ancora l’anima del commercio. Per sperimentare nuove forme di comunicazione nasce Fabrica, factory produttiva che ospita artisti da tutto il mondo con lo scopo dichiarato di integrare industria e cultura grazie non solo alle forme di pubblicità classica, ma anche al design, alla musica, al cinema, alla fotografia, ai prodotti editoriali e a internet.
Tra le forme di pubblicità più particolari c’è il caso dell’agenzia espropripoletari.com che garantisce ai suoi clienti una visibilità sicura sui mezzi di informazione più autorevoli a costi contenuti. Basta inscenare, nell’esercizio commerciale che ha bisogno di pubblicità, dei veri e propri “assalti”, sulla falsariga di quelli reali che avvenivano negli anni ’70, magari con il sostegno di una manifestazione organizzata per l’occasione. Il tutto per una campagna di sicuro effetto.
Sempre in tema di pubblicità estreme vanno ricordate le tecniche di body advertising, ovvero di chi vende ad un marchio spazi sul proprio corpo. Così un ragazzo americano ha noleggiato la propria fronte spaziosa, un’aspirante attrice il proprio decolleté ed una giovane donna incinta il suo “pancione”.
Ancora più particolare il caso di una donna del Tennesse che ha venduto su un famoso sito commerciale il proprio nome.
Ma con questo scenario cosa dobbiamo aspettarci per il marketing del futuro?

fonte Rai

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