Corriere Adriatico, Domenica 15 Gennaio

Il traguardo da raggiungere è San Francisco.
In televisione erano riuscite a strappare una mezza promessa allo stilista belga Dirk Bikkembergs, ma non c’è stato seguito.
Le otto ragazze del nuoto sincronizzato aspirano ai mondiali. Sirenette in cerca di sponsor. Pesaro - Sognando e risognando la California.

Passano i mesi ma quel chiodo fisso non accenna ad abbandonare le ragazze del sincronizzato della Pesaro Nuoto. Otto sirenette che stanno facendo tutto e il suo contrario pur di partecipare alla prossima edizione dei campionati mondiali master in programma a San Francisco per agosto. Cercasi sponsor disperatamente.“La società ci sostiene in tutto e per tutto, ma non ha fondi per soddisfare il nostro desiderio”, avevano urlato in simultanea a fine ottobre dalle acque del parco della Pace. Quindi l’idea di un calendario per raccogliere fondi per il loro sogno mondiale.In dicembre avevano scomodato l’aureo mondo della tv. Dall’occhio satellitare di Sky Sport 2 avevano lanciato un appello niente meno che a Dirk Bikkembergs, lo stilista belga infatuatosi di Fossombrone al punto da scrivere una favola calcistica simil Cervia dei Campioni. Dai microfoni del contenitore Sabato Italiano, Bikkembergs aveva pronunciato un mezzo sì facendo pregustare un happy ending.“E invece non si è fatto sentire nessuno - l’ammissione di ieri della portavoce del gruppo, Camilla Murgia -. Siamo deluse anche perché dopo quei servizi, Sky ci invitò al Motorshow di Bologna dove, durante una diretta, estendemmo l’appello a chiunque. Ma siamo arrivati a metà gennaio e nessuno ha risposto. Il tempo stringe: organizzare una trasferta a San Francisco non è poi uno scherzo e le iscrizioni per i Mondiali master scadono a marzo. Se entro metà febbraio non trovassimo nessuno sponsor saremmo costrette a rinunciare”. No. Sarebbe un vero peccato se le sirenette del sincronizzato della Pesaro Nuoto non potessero partecipare ai Mondiali master per mancanza di fondi. Se non potessero difendere il quinto posto nel trio e il quarto di squadra (categoria 20-35) conquistato due anni fa quando l’appuntamento iridato master fu organizzato nella vicina Riccione. Ma è possibile che nessuno abbia 20.000 euro da investire in un sogno? Non ci vuole necessariamente un Paperon de’ Paperoni, ma anche se così fosse: il nostro non è certo territorio privo di imprenditori.Camilla continua il suo appello: “Il tempo stringe. Speriamo che qualcuno si faccia avanti a breve. Se trovassimo uno sponsor a maggio sarebbe troppo tardi e saremmo ugualmente costrette a dare forfait. Dispiace perché altre federazioni nazionali - penso ad esempio a quella tedesca e giapponese - finanziano i club che partecipano ai Mondiali. La Fin invece non ha i soldi”. Se le ragazze del nuoto sincronizzato pesaresi riuscissero a centrare la California sarebbero le uniche in Italia: “Non ci risulta che altri club partecipino ai Mondiali di San Francisco. Saremmo la sola rappresentativa italiana del nuoto sincronizzato”. Un bel ritorno d’immagine... anche per il Paperon de’ Paperoni di turno.

EMANUELE LUCARINI

Grazie Cami!