29 maggio 2005
24 maggio 2005
23 maggio 2005
22 maggio 2005
«Ogni giorno almeno 10 mila uova fecondate in normali rapporti di coppia non attecchiscono in utero e muoiono. Circa 300 mila al mese, 3 milioni e seicentomila l´anno. E questo solo in Italia. Una strage di potenziali bambini e, secondo la Chiesa, di anime che non si sa dove vanno. Un eccidio di innocenti inspiegabile». Umberto Veronesi, ex ministro della Sanità, oncologo e scienziato di fama internazionale voterà sì al referendum di abrogazione di alcuni punti controversi della ormai nota legge 40 che regola in Italia la procreazione medicalmente assistita o fecondazione artificiale.
Professore, secondo lei dove vanno tutti questi ovuli fecondati?
«Da scienziato e ateo rispondo: da nessuna parte. Ma secondo la Chiesa, non essendo battezzati, dovrebbero finire tutti nel Limbo. Ipotesi scartata però da San Tommaso d´Aquino che fissa al terzo mese di vita la comparsa dell´anima. Mentre per l´ebraismo il momento chiave è il quarto mese. Detto questo, ricordo la mia infanzia di bimbo cresciuto in cascina: la mortalità neonatale era allora altissima e ricordo l'angoscia dei genitori per non far finire il loro figlio al Limbo. Quando i piccoli stavano male, chiamavano prima il prete del medico».
Ma allora, quand´è che questo ovulo fecondato si completerebbe con l´anima?
«Scientificamente potremmo far coincidere l´anima con il pensiero, con la psiche. È ormai provato che il feto pensa, all´ottavo-nono mese. È ragionevole quindi ipotizzare che l´anima esiste se c´è il pensiero. Ed è ragionevole immaginare che l´anima, e secondo il pensiero cattolico la vita, entra nel corpo quando c´è un abbozzo di struttura pensante, di avvio dell´intelligenza. Tant´è che la morte oggi coincide con la morte del cervello: l´espianto di organi vitali è consentito anche dalla Chiesa dopo la morte documentata del cervello.
Ma quando l´embrione inizia ad avere questo abbozzo? Questo accade dopo due settimane dall´attecchimento in utero. Prima è solo un ammasso di cellule. Un progetto di essere vivente».
Di essere vivente o di essere umano?
«Uno scimpanzé che cos´è? Un essere vivente con una differenza minima nel genoma rispetto all´uomo. Talmente minima, i geni sono uguali al 99,5 per cento, che potenzialmente potrebbe essere un progetto di uomo. E allora perché non tutelare anche lui? La Chiesa in realtà ha una visione antropocentrica: solo l´uomo conta. Ma io che sono animalista e vegetariano mi chiedo, provocatoriamente, perché non tuteliamo anche gli embrioni degli scimpanzé, anch´essi sono progetti di esseri umani».
Quindi, che cosa non va nella legge 40?
«Innanzitutto che tutela più gli ammassi di cellule che la donna o i feti veri e propri».
In che senso?
«Basti pensare all´inumana proibizione della diagnosi preimpianto per verificare la buona salute dell´embrione. Una palese contraddizione con la legislazione italiana in vigore che prevede l´esame prenatale del liquido amniotico o dei villi coriali, così come l´ecografia già dal secondo mese, che in caso dimostri una malformazione o una situazione grave del feto autorizza la scelta dell´aborto. E credo che nessuna donna ami abortire. Eppure mentre è prevista l´eliminazione di un feto, di un essere umano, si tutela un ammasso di cellule non pensante... Almeno fino a quando non diventa pensante, perché poi l´aborto è ammesso... Sconcertante».
Ma non c´è un rischio di deriva eugenetica?
«Bè, anche l´esame del liquido amniotico o l´ecografia al secondo mese in teoria nascondono il rischio di selezione eugenetica. Forse che poi la differenza non è fatta dall´etica del medico e dall´amore dei genitori in attesa. Non ho mai sentito di un aborto legato al colore degli occhi del futuro bambino. Eppure potenzialmente questo potrebbe accadere... In realtà la legge 40 offende i successi della ricerca scientifica che era arrivata ad anticipare la verifica della salute dell´embrione addirittura a prima dell´impianto evitando drammi psicologici ben maggiori. Offende me scienziato».
E sul numero massimo di tre embrioni da creare e impiantare, per evitare di congelarli?
«Anche in questo esiste una grave contraddizione etica. Se l´embrione è un essere vivente perché ne prevediamo la morte per legge?».
Che cosa vuol dire?
«Semplice, se impiantiamo tre embrioni sappiamo per certo che minimo uno muore, se non tutti e tre. Inoltre i parti plurigemellari sono un rischio per la donna. Allora, o si preleva un ovulo per volta, lo si feconda e lo si impianta. O si preparano più embrioni, si congelano e se ne impianta uno per volta. Questa peraltro è l´ultima indicazione dell´Organizzazione mondiale della sanità (Oms)».
La legge però serviva a regolare una sorta di Far West? «Parlare di situazione da Far West è un oltraggio per la medicina italiana che in questo campo era al primo posto in Europa. E comunque, come dice il giurista Pietro Rescigno, sarebbe stato meglio il vuoto normativo a una legge lacunosa e contraddittoria».
E il problema degli embrioni congelati «orfani»?
«Ho già espresso più volte il mio pensiero: piuttosto che finire in un lavandino, potrebbero essere fondamentali per la ricerca sulle cellule staminali e altro. Donatori di cellule così come un adulto, constatata la morte cerebrale, può essere un donatore di organi... E poi, quando un domani, studiando le cellule staminali di un embrione, all´estero verrà trovato un farmaco che cura per esempio il Parkinson, i cattolici che fanno?... Non lo prendono?».
Autore:Corriere della Sera - 15/05/05
Monica Bellucci
«Ma che cosa ne sanno i politici di com´è strutturato il corpo di una donna?», dice Monica Bellucci, l´attrice italiana più cara ai francesi, che nel sondaggio che sarà pubblicato nel prossimo numero di "L´Express" è tra i quaranta personaggi più amati in Francia. La Bellucci è al telefono da Parigi, dove è impegnata nelle ultime riprese della commedia di Bertand Blier "Combien tu m´aime?" con Gerard Depardieu. E parla con il trasporto di chi crede in una giusta causa e anche con il sentimento di solidarietà femminile della donna che sta vivendo in piena serenità l´esperienza di essere madre.
È per questo che ha firmato il sì al referendum?
«Il referendum è necessario. Penso che la legge sulla procreazione assistita approvata in Italia crei una situazione assurda, come se la scienza in Italia dovesse fermarsi e lasciarci in una situazione arretrata rispetto agli altri paesi che intanto vanno avanti. Ho messo la mia firma, come ha fatto Dacia Maraini, Rita Levi Montalcini, Sabrina Ferilli, tante altre donne e anche uomini con un minimo di consapevolezza, perché bisogna liberarci di questa legge. È una legge che neanche Torquemada avrebbe concepito, una grande offesa alla donna sotto tutti i punti di vista. E tutto questo esclusivamente per fini politici, per attirare voti».
Quali sono gli elementi che trova più negativi?
«Per esempio l´obbligo di impiantare tutti i tre embrioni fecondati e il divieto della diagnosi pre-impianto per sapere se gli embrioni sono sani o no. Con il rischio successivo di trovarsi di fronte alla necessità di un aborto. E anche il divieto di conservare gli embrioni congelati e l´impossibilità di ogni crioconservazione mi sembra una cosa aberrante. Non dovrebbero essere le donne a decidere? A parte il fatto che ne deriva una situazione che crea grande disparità rispetto alle condizioni economiche di una famiglia».
In che senso?
«E´ semplice, sono le donne che non hanno possibilità economiche ad avere bisogno dell´aiuto della legge e dello Stato. Quelle che possono spendere vanno in America o vengono in Francia o in qualunque altro paese con le leggi più avanzate. E con maggiore rispetto per le donne».
Il fatto che lei sia diventata madre la rende più sensibile? «Forse, non c´è una ragione al mondo per cui si debba negare alle donne il diritto e la gioia della maternità. Ma anche se non fossi stata madre avrei aderito con la stessa indignazione. Se chiedessi ad un prete o a un politico com´è il mio corpo, come sono fatte le mie ovaie, come funzionano i miei ovuli non saprebbero neanche di che cosa sto parlando. I politici e i preti devono restare fuori dalla legge, dovrebbero occuparsene soltanto gli scienziati e le donne. Anzi, per la campagna per il referendum si potrebbe diffondere una t-shirt con su scritto "che ne sanno politici e preti delle mie ovaie?"».
Autore:La Repubblica - 06/05/05
Guida alla legge 40
La legge è costituita da 18 articoli, raggruppati in sette 'Capi':
Capo I-principi generali,
II-accesso alle tecniche,
III-disposizioni concernenti la tutela del nascituro,
IV-regolamentazione delle strutture autorizzate all'applicazione delle tecniche di procreazione medicalmente assistita,
V-divieti e sanzioni,
VI-misure di tutela dell'embrione,
VII-disposizioni finali e transitorie.
Gli scienziati che votano 4 SI
-per dire sì alla vita e alla libertà di ricerca,
-ai diritti e alle speranze in particolare dei malati, delle donne e delle coppie sterili o con malattie genetiche
-alla laicità dello Stato e alla libertà di coscienza e religiosa
IL "MANIFESTO DEI CENTO"
La legge 40/2004 sulla fecondazione assistita ha fissato regole per gli interventi medici di assistenza alla riproduzione umana. Noi riteniamo, in accordo con buona parte della comunità scientifica nazionale e internazionale, che sia una cattiva legge, soprattutto per i seguenti motivi:
1. La legge, limitando a tre il numero di oociti che si possono fecondare e vietando il congelamento degli embrioni, aumenta i rischi per la salute della donna e diminuisce le probabilità di successo della riproduzione assistita.
2. Vietando la donazione di gameti, la legge impedisce a molte coppie sterili di avere figli anche quando uno dei due partners potrebbe essere genitore biologico.
3. La legge proibisce la diagnosi pre-impianto nel caso di coppie a rischio per malattie genetiche, anche quando il rischio di far nascere un bambino affetto da una malattia grave è elevatissimo (dal 25 al 50%). Paradossalmente, le stesse coppie che sono costrette da questa legge a correre tale rischio potranno fare ricorso successivamente a una diagnosi prenatale e ad una interruzione volontaria di gravidanza, che comporterà un trauma fisico e psicologico ben superiore a quello di una diagnosi pre-impianto.
4. Attribuendo al concepito, già allo stadio di poche cellule indifferenziate, gli stessi diritti delle persone già nate, la legge 40/2004 preclude la possibilità di svolgere ricerche scientifiche su queste fasi precocissime dello sviluppo umano, persino nel caso di embrioni che non verranno re-impiantati e che quindi andranno comunque persi.
5. Riteniamo che la equivalenza delle cellule staminali adulte rispetto alle cellule staminali embrionali non sia affatto scientificamente dimostrata. È evidente perciò come convenga esplorare tutte le opzioni possibili nello sforzo di combattere gravi malattie, da quelle degenerative a quelle tumorali, che potrebbero giovarsi dell’impiego di cellule staminali.Per questi motivi noi andremo a votare e voteremo 4 volte SI per modificare questa legge. Siamo convinti che così facendo diciamo SI alla vita, ai diritti delle donne, di persone con fertilità ridotta, e a coppie a rischio per malattie genetiche, alle speranze di tanti malati.Votare SI vuol dire difendere la possibilità di concepire con amore nuove vite, anche per chi non può permettersi penose e costose trasferte all’estero. Votare SI vuol dire favorire la ricerca per diminuire la sofferenza di malati.Votare SI vuol dire infine rifiutare il paternalismo di chi consiglia di non votare, ed affermare valori della democrazia, del liberalismo e anche della libertà religiosa, che hanno promosso il progresso scientifico e tecnologico, migliorando la convivenza civile e creando condizioni di benessere che non hanno precedenti nella storia dell’umanità.
Se vinceranno i 4 SI gli interventi medici di assistenza alla riproduzione umana potranno avere una legislazione simile a quella dei Paesi più avanzati, e saremo perciò meglio in grado di far rispettare anche quei limiti alle applicazioni biotecnologiche che sono già fissati a livello nazionale ed internazionale per tutelare l’integrità fisica e dignità delle persone, contro ogni forma di discriminazione.
Data:18 Maggio, 2005 - 23:00
Fonte:Associazione Luca Coscioni
19 maggio 2005
SITI...DISCUTIBILI
Alcuni tra questi siti (forse i piu' comici), tentano di offrire servizi di webdesign a livello professionale pur essendo tragicamente amatoriali. Cercare per credere.
Ecco un'esempio che vi lascerà senza parole...considerando che quest'azienda e/o persona offre servizi di realizzazione pagine web!
MC SERVICE
11 maggio 2005
LIGA
IL CONCERTO
Più che un concerto, un mega-raduno... E' stato fissato per sabato 10 settembre l'unico appuntamento italiano per i fan del Liga. L'evento, che si preannuncia come il più grande sforzo produttivo mai realizzato dal team dell'artista, si svolgerà presso il Campovolo di Reggio Emilia in occasione dell'uscita del nuovo album di inediti. Il prezzo del biglietto è stato fissato a 30 euro, più i diritti di prevendita; i tagliandi saranno disponibili a partire dal 4 maggio prossimo sia sul circuito TicketOne che presso le prevendite abituali.
10 maggio 2005
08 maggio 2005
Creare Newsletter: come aumentare le iscrizioni di una newsletter
La loro capacità di mantenere un canale aperto con i vostri lettori e la potenziale diffusione tra nuovi lettori sono formidabili.
Sebbene io consideri un rapporto corretto tra i nuovi visitatori di un sito e le registrazioni alla newsletter intorno a 5 a 1, nel migliore dei casi, alcune società sostengono che se il rapporto nuovi visitatori/registrazioni è inferiore all' 1 a 1 (e mi piacerebbe vedere dei dati effettivi su questo), dovreste cominciare a preoccuparvi.
Dato che la maggior parte degli editori online hanno un rapporto di gran lunga inferiore a quello appena menzionato, credo che tutti gli sforzi siano necessari per migliorare e rifinire le newsletter relative ai nostri siti web.
Ecco qui alcuni consigli offerti da Heidi Cohen, di Return Path, un servizio online per la distribuzione di newsletter:
. Semplificare le registrazioni
. Semplificare la richiesta di abbonamento
. Inserire un modulo per la registrazione (o un link)in tutte le newsletter
. Includere un pulsante "inoltra ad un amico"
. Offrire un incentivo all'iscrizione
. Associarsi con siti simili
Ed ecco ora altri consigli per analizzare i risultati delle iscrizioni:
. Contare periodicamente il numero delle nuove iscrizioni (al giorno, alla settimana, al mese)
. Annotare il numero di iscrizioni per pagina o fonte
. Calcolare il guadagno per ogni nuovo utente iscritto
. Calcolare il costo di ogni nuova iscrizione
. Calcolare il tasso di abbandono/disdetta
Tratto dall'articolo pubblicato da Robin Good in data 27 Giugno 2004
04 maggio 2005
Pubblicità: riflessi d'estate
Tra le tante campagne delle griffe di moda spicca un gruppetto incentrato sul tema della specularità trattato ogni volta in modo simile eppure diverso. Ad esempio, le due pubblicità di Swarovski ed Hermès giocano indirettamente con la favola di Narciso: splendide modelle (Linda Hardy e Gemma Ward ritratte da Hervè Haddad e Greg Kodel) si specchiano nell'acqua come il mitologico padre della vanità. Più misteriosa e inquietante la dark lady che emerge dalle acque cupe della pubblicita Les Copains Eyewear: Deanna Miller nello scatto di Fabio Coppi non è assorta a rimirare la propria bellezza, anzi, ha uno sguardo torvo. Ciò nonostante il riflesso della sua testa si intravede tra le acque smosse.Il fotografo dei rapper, Mark Mann, invece, per Southpole gioca con doppi speculari in cui non si capisce dove sia la realtà e dove invece la finzione. Dolcissime le imagine della serie Emozioni realizzate da Fabrizio Ferri per Strenesse, complici alcuni ballerini del Teatro alla Scala di Milano: il tema dei doppi, che qui si specchiano a formare un cuore, si mescola con il mito della ricerca dell'anima gemella. In un esercizio di stile elegante e leggero.Infine, il fotografo Paolo Roversi si esercita sul soggetto 'specchio e riflessi' in due occasioni: per Lanvin e per Kenzo. Nel primo caso, Roversi organizza una sofisticata trama di rimandi: le immagini sono giustapposte l'una all'altra come se fossero speculari ma il soggetto non è stato colto allo specchio, è stato piuttosto immortalato da due punti di vista opposti. Gioco nel gioco sembra esserci anche un'auto-citazione: una foto della campagna che il fotografo aveva realizzato nel 2001 per Cerruti.Nella nuova pubblicità di Kenzo, invece, Roversi non ci mostra direttamente la top model Jessica Stam, così noi vediamo solo la sua immagine allo specchio. La sua anima più profonda?
tratto da:Glamour.com
Ue: ok alla biblioteca digitale
Parte la biblioteca digitale europea.
L'Unione europea ha deliberato la creazione di una biblioteca digitale dei paesi membri per contrastare il super programma di digitalizzazione di libri lanciato qualche tempo fa da Google. Lo ha annunciato a Parigi il presidente in carica dell'Ue, il lussemburghese Juncker.
Tratto da: mattinale.ilcannocchiale.it
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